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DOLORI OSTEOARTICOLARI E MALATTIE INFIAMMATORIE IBD

MAL DI SCHIENA E MALATTIE INFIAMMATORIE DELL’INTESTINO

Esistono 4 tipi di infiammazione: silente, cronica, subacuta e acuta.
Nell’intestino quella più presente e pericolosa è la silente.
Questa forma subdola di infiammazione attacca le cellule e per molto tempo non determina sintomi e segni evidenti. Il problema è, che a distanza di tempo, anche relativamente lungo, si manifestano malattie cronico degenerative a carico dei piu’ disparati organi.

Le malattie infiammatorie del colon sono raggruppate sotto 2 sigle:

  • IBD (malattie infiammatorie intestinali) e
  • IBS (sindrome dell’intestino irritabile).

La flogosi della RCU, a differenza del Crohn, coinvolge esclusivamente lo strato musco e sottomucoso della parete colo-rettale.
Diversamente nel Crohn, l’infiltrato infiammatorio coinvolge tutta la parete viscerale.
La malattia infiammatoria intestinale (colite ulcerosa, malattia di Crohn…) è spesso associata a manifestazioni reumatiche; l’artrite delle articolazioni periferiche e la spondilite con la sacroileite, sono le più comuni).

L’artralgia associata all’infezione gastrointestinale è solitamente asimmetrica e oligoarticolare (colpisce soltanto una o due articolazioni).
Tale tipo di interessamento articolare viene detto artrite reattiva quando è scatenato da una infezione microbica del tratto gastrointestinale.
I sintomi intestinali e articolari possono manifestarsi contemporaneamente o in tempi diversi.  Di solito tale tipo di artralgia è preceduta da 1 a 3 settimane prima da diarrea, uretrite, enterite, infezioni batteriche.

Le articolazioni periferiche colpite più frequentemente sono le ginocchia, le caviglie, le spalle, i polsi, i gomiti e le piccole articolazioni delle mani e dei piedi.
Possono essere presenti rigidità, dolore, riduzione del campo di movimento.
La spondilite con sacroileite può presentarsi con lombalgia e rigidità mattutina che migliora con l’attività.
L’alimentazione gioca un ruolo importante in queste patologie ed anche una eubiosi della flora batterica influenza positivamente le mucose dell’intestino contrastando l’infiammazione, ma questo è un capitolo a parte.

MANIFESTAZIONI OSTEOARTICOLARI:

Le manifestazioni osteoarticolari fanno parte integrante del corteo sintomatologico della RCU.

L’osteoporosi è presente nel 44% dei pazienti. Si ritiene una complicanza collegata alla deficitaria mineralizzazione ossea connessa alla alterata omeostasi calcica da ridotto apporto vitaminico che si inserisce nel quadro di malassorbimento intestinale.

Tanto più è esteso e severo il processo flogistico mucosale, tanto maggiore sarà l’entità del deficit di calcio e vitamina D ed altre vitamine liposolubili.

La somministrazione prolungata di steroidi nei pazienti con malattia di grado moderato-severo, si accompagna ad un maggiore rischio di osteoporosi e fratture.

Anche le manifestazioni reumatiche degenerative sono abbastanza frequenti in corso di IBD. Spondiloartrosi a carico delle articolazioni periferiche.

A causa di questi disturbi, i pazienti, primariamente ricorrono alle cure degli ortopedici o reumatologi, solo successivamente e a volte tardivamente giungono alla diagnosi di RCU.

La associazione artrite-RCU, secondo specifiche stime, raggiunge il 20,7% e risulta particolarmente presente nelle forme moderate-severe di malattia che presentano una VES ed una PCR alti.

Le patologie infiammatorie intestinali portano anche ad altre problematiche associate ma non riguardano le articolazioni, quindi non si tratta l’argomento.

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