STRAIN COUNTERSTRAIN:
La tecnica Strain-Counterstrain (tensione e controtensione) fu proposta dal dott. H. Jones negli anni 50, negli Stati Uniti.
La tecnica, consiste nella manipolazione dei tessuti molli in cui l’osteopata cerca di individuare e alleviare i tender point (o punti dolorabili miofasciali che si trovano a livello delle inserzioni tendinee, dei ventri muscolari e dei legamenti) rilevabili da una palpazione lieve. Si porta la struttura in una posizione di facilitazione o di “comfort”.
Portando nella posizione di comfort si permette un reset neurologico.
I sintomi relativi al dolore muscolo scheletrico e alla limitazione del range di movimento – definiti in breve disfunzione somatica – raramente originano nelle articolazioni stesse, a meno che non sia presente una patologia franca o un danno traumatico. Al contrario essi sono prevalentemente causati e mantenuti dai muscoli che attraversano e si collegano a tali articolazioni.
Tra le caratteristiche della disfunzione somatica è spesso presente una alterazione della attività propriocettiva, che sembra comportare l’incapacità dei fusi muscolari di tornare allo stato basale – partecipando cosi al mantenimento della disfunzione.
I fusi neuromuscolari sono localizzati tra le fibre muscolari e sono estremamente sensibili al carico, alla posizione, al movimento.
L’ECOP (Educational Council on Ostepathic Principles) considera questo tipo di disfunzioni come un continuo ed inappropriato riflesso di stiramento, che viene inibito applicando una tensione moderata nella direzione opposta a quella del riflesso.
Ci sono molte teorie che riguardano il come questa tecnica funzioni, ma la maggior parte si basa sulla relazione tra afferenze alfa Ia e le afferenze gamma e la nocicezione.
L’essenza del Counterstrain è data dal modello secondo cui i tessuti disfunzionali saranno portati in una posizione in cui si ottiene, a livello del tender point interessato, una riduzione del dolore di almeno il 70%.
La tecnica è completamente indolore, adatta a tutti, ottima per il paziente anziano.
Benefici osservati:
- Rapido raggiungimento della riduzione del dolore e dell’infiammazione
- Aumentati livelli di mobilità e forza.