Lo Sai Che?

IL DRENAGGIO LINFATICO (DLM):

Cosa è la linfa? E’ un liquido da cui i tessuti vengono nutriti, è l’officina di riparazione, la fabbrica biochimica che produce milioni di corpuscoli bianchi e anticorpi per la difesa dell’organismo. E’ costituita da liquido interstiziale, molto simile al plasma ma con una minore concentrazione di proteine, da linfociti (cellule deputate alla risposta immunitaria), macrofagi (anche queste cellule della difesa immunitaria).

I vasi linfatici, lungo il loro decorso, attraversano stazioni linfonodali che contengono un alto numero di linfociti e macrofagi.

Al tempo stesso, la linfa è il liquido che assorbe le scorie ripulendo le varie parti del corpo. Sono rifiuti eliminati dalle cellule e drenati attraverso i condotti linfatici.

La linfa scorre lentamente, non esiste una “pompa cardiaca” che ne attivi la corrente.

Durante il sonno essa subisce un arresto parziale, è ritardata dalla fatica, dal freddo, dallo stress e dalla tensione nervosa.

La circolazione linfatica diventa ancora più lenta quando i rifiuti si accumulano e la linfa diviene vischiosa.

La linfa “stagnante” esercita sui tessuti e sulle terminazioni nervose, una pressione che provoca una sensazione di dolore. Poichè i capillari linfatici sono presenti non soltanto nelle guaine dei nervi ma anche tra i fasci nervosi, il ristagno del liquido da una impressione di stanchezza e di appesantimento delle membra.

Il fatto che il liquido linfatico scorra più lentamente nel corso della notte, spiega perché al mattino al momento di alzarsi, la congestione e il gonfiore siano particolarmente visibili.

Le manifestazioni dell’invecchiamento sono la degenerazione e l’atrofia che hanno molteplici cause ma la più importante è la disidratazione dovuta al rallentamento della circolazione linfatica.

Perché è cosi importante il sistema linfatico? per una ragione elementare: il peso molecolare. Sostanze con un peso molecolare basso passano tranquillamente nei capillari ma sostanze con un peso molecolare elevato non possono venire eliminate altro che per via linfatica.

Oggi c’è una inflazione di linfodrenaggio eseguito con manualità scorrette ed ininfluenti sui percorsi della linfa.

Nel linfodrenaggio si deve rispettare una logica, la mano non scivola sulla pelle, non si impastano i tessuti, non si usano né creme, né oli, la mano non deve scorrere ma deve fare un movimento di ondulazione e di pressione lenta e profonda, toccando determinati punti.

Riflessione:

La respirazione è molto importante e non dovrebbe mai essere dimenticata.

Il circolo linfatico utilizza gli stessi meccanismi del circolo venoso per fare risalire la linfa dalle posizioni declivi verso il centro di scarico alla base del collo. Uno dei più importanti è quello esercitato dalla pompa toracoaddominale durante la respirazione.

LA POMPA LINFATICA:

Sebbene non vi siano meccanismi muscolari con capacità di pompa connessi con i vasi linfatici, la maggior parte del flusso linfatico nel corpo deriva dalla contrazione dei muscoli scheletrici. Quando i muscoli si contraggono “spremono” i vasi linfatici e spingono la linfa in avanti. Anche le pulsazioni delle arterie adiacenti aiutano nella funzione di pompaggio linfatico per spingere la linfa a progredire come il sangue verso il cuore.

Il sistema linfatico è dotato di valvole che permettono il flusso solo in direzione centripeta.

Cosa interviene per attuare questa azione linfocinetica? L’inspirazione che fa abbassare il muscolo diaframma provocando un decremento della pressione intratoracica. Ciò causa simultaneamente un aumento della pressione nel segmento addominale del dotto toracico. Il processo di inspirazione stabilisce un gradiente di pressione nel dotto toracico responsabile del flusso della linfa in direzione contraria alla forza di gravità.

FUNZIONE DEL SISTEMA LINFATICO:

Il sistema linfatico svolge diverse funzioni nell’organismo e le due più importanti sono il mantenimento dell’equilibrio dei liquidi nell’ambiente interno e l’immunità.

Il liquido interstiziale viene assorbito dalle cellule o entra nel sangue, tuttavia una piccola percentuale del liquido interstiziale ristagna. Se questo ristagno continuasse anche per breve tempo, il liquido interstiziale aumentando, causerebbe un edema consistente. Tutto questo è evitato dalla presenza dei vasi linfatici che drenano l’eccesso di liquido e lo riportano al sangue venoso.

LINFONODI:

immagine di un linfonodo:

I linfonodi sono piccole masserelle ovalari, rivestite da una capsula fibrosa connettivale. Ad ogni linfonodo sono collegati 2 tipi di vasi: afferenti (che portano linfa al linfonodo) ed efferenti (che portano fuori la linfa depurata).

I linfonodi agiscono come filtri, rimuovono antigeni.

Dove sono situati i linfonodi:

  • Linfonodi cervicali
  • Linfonodi ascellari
  • Linfonodi toracici
  • Linfonodi addominali
  • Linfonodi inguinali
  • Linfonodi poplitei
  • Linfonodi intestinali e mesenteriali

INDICAZIONI:

Le indicazioni del DLM sono suddivise in due categorie:

  • Estetiche:

– acne,

– acne comedonica,

– acne papulo-pustolosa,

– acne conglobata,

– rosacea,

– cellulite,

– cicatrici [che non scompaiono !!],

– invecchiamento

  • Mediche:
  • Disturbi extra-articolari cioè sui tessuti molli,
  • Cefalee ed emicranie,
  • Sclerodermia: è una malattia caratterizzata da una serie di disturbi che colpiscono anche la pelle che diventa dura ed edematosa e benchè appartenga al gruppo delle collagenopatie viene curata con il DLM in alcune cliniche reumatologiche tedesce. Anche se non si riesce ad influire sui disturbi interni provocati da questa malattia, la pelle invece diventa più morbida e recupera un aspetto migliore.
  • Encefalopatia linfostatiche
  • Nevralgie del trigemino
  • Edemi della gravidanza
  • Edemi della sindrome premestruale
  • Edemi post operatori
  • Cicatrici anomale
  • Sindrome di Sudeck (atrofia ossea di tipo infiammatorio)
  • Fleboedemi (edemi che compaiono in seguito ad una insufficienza venosa, come accade in casi di varicosi, flebite…..L’insufficienza circolatoria comporta un aumento della pressione sanguigna intracapillare che produce un incremento della filtrazione del liquido nello spazio interstiziale da non potersi assorbire spontaneamente per via linfatica. Se l’edema non si risolve con il passare del tempo i vasi linfatici sovraccaricati cominciano a dare segni di insufficienza valvolare e compaiono piccole aperture nella parete dei capillari linfatici, fenomeno che sfocia in una insufficienza meccanica del sistema linfatico vascolare (LINFEDEMA). A questo punto l’applicazione del DLM si rivela molto importante. Se all’edema si affianca una flebite, una trombosi o una tromboflebite, qualsiasi tipo di manualità è controindicata, DLM incluso.

LINFEDEMA:

Il linfedema è un vero quadro patologico che consegue ad una riduzione della capacità di trasporto della linfa. L’accumulo delle proteine nell’interstizio che si viene a determinare favorisce lo sviluppo di una fibrosi, aumentando lo spessore delle strutture coinvolte.

I linfedemi costituiscono l’indicazione principale del DLM, ovvero il disturbo che vede il linfodrenaggio come terapia d’elezione. Il DLM viene applicato da solo oppure, nei casi più gravi, è accompagnato da altre terapie (misure compressive, chinesiterapia). Il suo effetto sui linfedemi primari o secondari è cosi decisivo che in paesi come la Germania il DLM è previsto dal sistema sanitario nazionale come terapia fondamentale per risolvere questo disturbo, sempre che sia prescritto da un medico.

I linfedemi possono essere primari dovuti ad anomalie congenite a carico del sistema linfatico o secondari, conseguenza di eventi scatenanti di tipo traumatico. Se non vengono curati adeguatamente, possono peggiorare progressivamente, passando per 3 diversi stadi: da una fase reversibile a una fase spontaneamente irreversibile fino all’elefantiasi.

CONTROINDICAZIONI:

Esistono alcuni edemi nei quali il DLM è controindicato perché si risolvono meglio con altri tipi di intervento o perchè il DLM stesso sarebbe dannoso. Per questo motivo è sempre indispensabile avere una diagnosi medica prima di intervenire sugli edemi.

Non si possono trattare gli edemi causati da:

  • Una infezione acuta, per non diffondere l’infezione.
  • Una insufficienza cardiaca, per non sovraccaricare troppo il cuore
  • Una flebite, trombosi, tromboflebite per non accentuare l’infiammazione o provocare una embolia.
  • Una perdita importante di proteine come nel caso degli edemi di origine renale (glomerulonefriti, sindromi nefrosiche) epatica (diminuzione della sintesi delle proteine da parte del fegato).
  • Infezioni acute
  • Tumori maligni
  • Sindrome del seno carotideo. (Nelle persone anziane che presentano un processo avanzato di arteriosclerosi può essere colpita la carotide, dove si trovano alcuni recettori che regolano le pulsazioni e la pressione arteriosa. Le manipolazioni del DLM sul collo di queste persone possono provocare una caduta delle pulsazioni e della pressione, con conseguenze.

Compila il form